Spalletti e i complimenti allo Zenit: "Scorretto accostare un titolo sportivo alla guerra"

Tra i tanti temi affrontati da Luciano Spalletti, nella conferenza stampa pre-Ucraina, il commissario tecnico della Nazionale Italiana ha anche risposto ad un giornalista ucraino che gli ha chiesto il motivo dei complimenti allo Zenit San Pietroburgo, vincitore del campionato russo (squadra allenata dal tecnico di Certaldo in passato, ndr.). "In quella squadra lì ci sono ancora tanti giocatori che io ho allenato, l’allenatore era un calciatore che io ho allenato. Il presidente è lo stesso di allora. Io ho ricevuto i complimenti per la vittoria del mio campionato e mi sembra il minimo andare a contraccambiare i complimenti per la vittoria del loro campionato. Mi sembra totalmente scorretto accostare quello che è stato un titolo sportivo al conflitto che c’è adesso, un conflitto che non mi trova assolutamente d’accordo".
L'allenatore dell'Italia ha voluto anche mandare un messaggio alla famiglia di Giulia Cecchettin, la giovanissima ragazza veneta uccisa a coltellate dal fidanzato e ritrovata sabato scorso: "Io poi non conosco le ragioni, ma qualsiasi conflitto non mi trova d’accordo, sono contro ogni guerra. E noi come popolo italiano siamo vicini a tutte quelle persone che poi soffrono dentro questi conflitti. Soprattutto il nostro pensiero va a tutte quelle famiglie che non hanno nulla a che vedere con ciò e vorrebbero solo vivere le loro vite in pace. Siamo vicini alle famiglie di tutte le persone che soffrono, siamo vicini alle famiglie che hanno subito l’alluvione in questi giorni e vicini alla famiglia di Giulia Cecchettin".