Più di 20 anni di onorato servizio: la carriera di Ibrahimovic in 10 tappe

Inserito per undici volte tra i candidati alla vittoria del Pallone d'oro, Zlatan Ibrahimovic è uno degli attaccanti più completi del panorama calcistico mondiale: 24 anni di onorato servizio tra Malmö FF, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, PSG, Manchester United, L.A. Galaxy e... la Svezia. Primatista di reti in Nazionale (62), ha partecipato a due Campionati del Mondo (2002 e 2006) e a quattro Europei (2004, 2008, 2012 e 2016), giocando probabilmente una delle partite più incredibili della sua carriera: nel 2012 poker in amichevole all'Inghilterra oltre ad un gol capolavoro in rovesciata entrato di diritto negli annali del calcio...
Zlatan Ibrahimović inizia sin da subito, da giovanissimo a dimostrare tutto il suo valore, le sue qualità e la sua classe. A tredici anni viene acquistato dal Malmö, formazione svedese con cui esordisce in Prima Squadra nel 1999, riuscendo dopo una sola stagione a riportare il club nel Fotbollsallsvenskan (massima serie svedese), dopo la retrocessione dell'anno precedente. Prestazioni che gli valgono il trasferimento all’Ajax per una cifra vicina agli 8 milioni di euro: tre stagioni in Olanda, l'esplosione sotto la gestione Koeman per un totale di 106 partite giocate, 46 gol con i Lancieri, due campionati olandesi (2002 e 2004), Coppa e Supercoppa dei Paesi Bassi nel 2002. In più si toglie la soddisfazione di segnare contro il NAC Breda quello che da molti è definito come "il gol più bello della storia dell'Ajax"...
Nel 2004 il passaggio alla Juventus per 16 milioni di euro che permettono allo svedese di affermarsi nel panorama calcistico europeo grazie al tecnico bianconero Fabio Capello. Segna il suo primo gol nel campionato italiano contro il Brescia; nei due anni in bianconero conquista due Scudetti, che verranno, però, revocati, in seguito a Calciopoli con la Vecchia Signora e Ibrahimovic che si separeranno nell'estate successiva con la Juve retrocessa in Serie B.
Lo svedese si trasferisce a Milano, all'Inter, per una cifra vicina ai 25 milioni di euro: prima Mancini e poi Mourinho nelle tre stagioni in nerazzurro con cui vincerà 3 scudetti consecutivi e due supercoppe, vivendo nell'ultimo anno la miglior stagione con il Biscione. Capocannoniere del torneo con 25 reti in 35 partite che gli permetteranno di essere premiato dall'AIC come miglior calciatore della Serie A 2008-09.
Nell’estate del 2009 il Barcellona decide di sborsare 49 milioni di euro più il cartellino di Eto’o, per assicurarsi le prestazioni dello svedese: un affare che poi si rivelerà controproducente per i blaugrana con i nerazzurri che in quella stagione vinsero il famoso Triplete con l'accoppiata Scudetto, Coppa Italia e Champions League superando in semifinale proprio gli spagnoli nel doppio confronto. Con i catalani conquista una Supercoppa spagnola, una Liga, una Supercoppa UEFA e il Mondiale per club, ma, i continui problemi con il tecnico Pep Guardiola spingono lo svedese a richiedere la cessione. La sua annata in Catalugna terminerà con 22 reti a referto in 46 presenze tra tutte le competizioni.
Lo svedese accetta la corte del Milan che lo preleva dal Barcellona in prestito con diritto di riscatto. Con il Diavolo, dopo un inizio shock con il Cesena alla prima giornata, in cui tra l'altro sbaglia un rigore, vincerà, al primo anno in rossonero, lo Scudetto, l'ottavo titolo nazionale di fila. L'anno successivo parte subito con la conquista della Supercoppa Italiana ma, a fine anno, sarà la Juventus a vincere il Tricolore con lo svedese che deciderà di volare al PSG nell'estate del 2012 firmando un contratto da 14 milioni di euro a stagione, facendolo diventare il secondo calciatore più pagato al mondo alle spalle di Eto'o. Quattro anni di successi in Francia, 113 gol tra tutte le competizioni, una marea di titoli nazionali: quattro Ligue 1, tre Supercoppe e due Coppe di Francia, senza mai arrivare in alto in Champions League. Nell'ultima stagione con i transalpini stabilisce un nuovo record: 38 gol in campionato, superando il precedente primato di Bianchi.
Dalla Francia all'Inghilterra: due stagioni al Manchester United. Una Community Shield, una Coppa di Lega, una Europa League e... una rottura del crociato. Ristabilitosi in men che non si dica, vola nel 2018 in California e, dopo la rescissione del contratto con i Red Devils, firma con i Los Angeles Galaxy con cui stabilirà l'ennesimo record diventando il terzo marcatore più prolifico della storia del club. Chiuderà l'esperienza americana dopo due anni senza la conquista di alcun trofeo. Dagli USA all'Italia, al suo Milan: un nuovo matrimonio tra Zlatan e il suo Diavolo.
Ibrahimovic torna a Casa e, a quasi undici anni di distanza dalla conquista del primo Scudetto in rossonero, riesce a riportare il club di Via Aldo Rossi in cima all'Italia con la vittoria del Tricolore. Questa sera contro il Verona dirà ufficialmente addio alla maglia rossonera, con circa 70 mila persone a celebrare un campione che ha sempre mostrato attaccamento e amore nei confronti di un Milan con cui ha vinto due scudetti in epoche differenti...