Napoli, lo scudetto è un lontano ricordo. Tamponare l'emorragia non basta

Avvio di stagione con il piede sbagliato, non solo registrando i numeri (2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), ma per un gioco che stenta nell'approccio dinamico e intenso
25.09.2023 21:30 di Niccolò Anfosso   vedi letture
Napoli, lo scudetto è un lontano ricordo. Tamponare l'emorragia non basta
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Nel calcio basta un piccolo dettaglio per scivolare dalle stelle alle... stalle. Questo Napoli non convince e nemmeno il successo in Champions League contro il Braga aveva cancellato il malumore di una tifoseria a caccia di risposte. La classifica non sorride e il quarto posto non era preventidabile nelle griglie della vigilia. Avvio di stagione con il piede sbagliato, non solo registrando i numeri (2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), ma per un gioco che stenta nell'approccio dinamico e intenso. Lo scudetto conquistato con grande dominio dalla truppa di Spalletti sembra già un lontano ricordo e Garcia deve fare di tutto, a stretto giro di posta, per capire i problemi strutturali.

Oltre al decentramento di Lobotka nella costruzione (lo slovacco non è imprescindibile nelle nuove trame), è deludente, per il momento, la gestione dei big come Kvaratskhelia e Osimhen. Il georgiano non segna da marzo e ha mandato a quel paese il tecnico dopo la sostituzione di Genova, il nigeriano si è comportato allo stesso modo dopo esser stato sostituito a Bologna (pesa sul morale, ovviamente, anche il rigore fallito). Il caso Osimhen, comunque, appare rientrato e dalla società trapela che non ci sia la volontà di multare l'attaccante.

Nel frattempo De Laurentiis ha cercato di smorzare i toni furiosi del pubblico: “Bravi tutti, ripartiamo da Bologna” (lo fece due anni fa anche con Ancelotti, prima di esonerarlo due settimane più tardi, ndr). Quasi una difesa delle scelte del tecnico, ma ci sono troppi aspetti che non vanno, partendo dai terzini bloccati (quasi mai in spinta), passando da un'aggressività metodologica che appare perduta. Tamponare un'emorragia dopo un altro passo falso era l'ordine del presidente, che ora s'aspetta una reazione. Vanno bene l'equilibrio apparentemente ritrovato, al pari della distanza tra i reparti. Per vincere, però, ci devi provare fino in fondo, magari inserendo anche le due punte, come d'altronde Osimhen aveva suggerito al tecnico.