Napoli, Kvaratskhelia: "Osimhen ragazzo speciale, devo ringraziare Spalletti"

La stella del Napoli Kvicha Kvaratskhelia ha parlato ai microfoni di AS: "Pallone d'Oro? Sogno di vincerlo un giorno come sognano tutti. Sono cresciuto guardando il Real Madrid in tv e ora è il mio rivale in campo e anche nel nostro stadio. Impossibile non essere felici di una serata così. Il Napoli rispetta tutti ma non ha paura di nessuno. Vogliamo vincere".
Il ritrovamento del gol: "Come calciatore, sai che non puoi sempre essere all’altezza di ciò che ti viene chiesto. Devi essere consapevole che momenti come questo ti toccano e servono a migliorare il tuo gioco. Non mi interessano le critiche: mi interessa solo aiutare la squadra, non importa se è con un gol o un assist. Certo, mi è mancata la sensazione che si prova quando si segna un gol".
Da Spalletti a Garcia: "Prima di tutto devo ringraziare Spalletti: ha creduto in me e ha fatto esplodere il mio potenziale. Non avrò mai abbastanza parole per esprimere la mia gratitudine. Parliamo di tanto in tanto e lui continua a sostenerci. Rudi è un grande allenatore, stiamo migliorando a poco a poco per imparare la sua tattica e la sua visione. Sono sicuro che arriveremo presto alla nostra versione migliore. Siamo un gruppo disponibile e desideroso di seguire le idee del mister".
Sullo scudetto: "La gente ha festeggiato per mesi, ma mi sono reso conto di quanto fosse bello quello che avevamo ottenuto dopo la vittoria contro la Juve ad aprile. Ritornammo a Napoli e l'autostrada era bloccata dai tifosi, non potevo crederci. Siamo saliti sul tetto dell'autobus e abbiamo festeggiato con loro. Ho indossato un cappello con lo scudetto, lo conservo ancora con affetto".
Su Osimhen: "Victor è un ragazzo speciale, come si vede in campo: è sempre disponibile a dare una mano, in campo e fuori".
I tifosi del Napoli: "Sento l’amore di queste persone ogni volta che metto piede fuori casa e non potrei essere più grato. Senza di loro, non saremmo arrivati così lontano. Sentirsi così avvolti ti dà un’energia diversa. La cosa bella è che non importa lo stadio o la città in cui andiamo, c’è sempre un napoletano sorridente pronto a darti affetto".