Juve, un aprile di fuoco: trenta giorni che valgono una stagione

Complicato, delicato, frenetico: si rischia di abusare con gli aggettivi per definire il mese che attende la Juventus. Nei tribunali, così come in campo dove bianconeri dovranno affrontare 9 gare in meno di 30 giorni, metà delle quali facilmente ascrivibili a decisive per dare forma alla stagione della Juve. Sabato prossimo tocca al Verona arrivare allo Stadium in cerca di punti salvezza: un’altra gara necessariamente da non sbagliare per continuare a scalare la classifica. Martedì invece ecco il terzo remake stagionale di Juve-Inter, questa volta in Coppa Italia con il ritorno fissato al 26, giorno in cui si conoscerà la prima finalista.
A stretto giro poi Lazio, la doppia sfida contro lo Sporting per i quarti di Europa League, Sassuolo, Napoli e Bologna, 4 giorni dopo la semifinale di ritorno con i nerazzurri. Un mese determinante e tortuoso, quindi, per una Juve che intanto attende la chiusura delle indagini della Procura Federale e il responso definitivo del Collegio di Garanzia dello Sport del 19 aprile.
Intanto alla Continassa Allegri ha ordinato nel weekend il rompete le righe, che si chiuderà di fatto oggi. Tre giorni totali di riposo in una sosta cruciale per preparare al meglio questo intenso finale di stagione. Segnali confortanti arrivano intanto dalla Serbia, dove a Belgrado venerdì scorso Kostic e Vlahovic sono stati ancora una volta protagonisti: ennesimo assist dell’esterno, gol dell’ex Viola, che poi si è ripetuto con una doppietta da subentrato nella sentitissima sfida contro Montenegro. Tre reti in due partite per lui: un bottino con cui tornare determinante con costanza anche in bianconero.