Juve, 'sei da quarto posto?'. Dal Lecce a Bergamo: cambiare mentalità

"La Juve lotterà per il quarto posto": lo ha ribadito più volte Massimiliano Allegri nel corso della conferenza stampa pre-Lecce. Il tecnico bianconero ha analizzato il momento della Vecchia Signora dopo la sconfitta di Sassuolo per 4-2 che ha ridimensionato le ambizioni di una squadra che dovrebbe lottare per altri obiettivi.
'Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta': la comunicazione e la mentalità bianconera sembrano aver subito una metamorfosi decisa con l'approdo, bis, di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus: un ridimensionamento impensabile per una formazione che, di regola, è abituata a vincere lasciando "le briciole" agli avversari come accaduto per i 9 scudetti di fila.
Da Pirlo, l'ultimo allenatore (vincente), questo modus operandi è cambiato: una squadra che non vince più trofei e fa una fatica disumana in campionato. Un quarto posto conquistato grazie al suicidio del Napoli all'ultima giornata e una settima posizione (sul campo) che avrebbe permesso alla Juventus di partecipare alla Conference League, prima dell'esclusione da parte della UEFA.
Allegri ha davanti a sè due obiettivi: recuperare il gap da un'Inter camaleontica e schiacciasassi, già distante 5 punti, e riportare la Juventus più in alto possibile in un ambiente che deve ritrovare quell'ambizione e quella voglia di vincere persa per strada negli ultimi anni.