Juve, alla fine brilla solo Chiesa. E le perplessità non mancano

Lo 0-0 di Bergamo è stato indubbiamente prezioso, ma i quesiti non sono pochi. In primis i problemi in costruzione e nell'ultimo terzo
02.10.2023 17:00 di Gioele Anelli Twitter:    vedi letture
Juve, alla fine brilla solo Chiesa. E le perplessità non mancano
© foto di www.imagephotoagency.it

Zero gol, pochi sussulti, un punto prezioso: il verdetto del Gewiss può essere sintetizzato esattamente così per la Juventus. Raramente pericolosa ma compatta, poco creativa ma difensivamente organizzata. La formazione di Allegri torna da Bergamo con un pareggio importante su un campo sempre complicato, pur mantenendo in valigia le ormai solite perplessità. Vero, mancava Dusan Vlahovic e mancava Arek Milik, tradotto: zero alternative in attacco oltre a Kean e Chiesa, apparsi spesso distanti e forse ancora poco affini tra di loro, quantomeno rispetto a quando al posto del primo gioca il serbo.

L’unico accenno di vitalità dell’attacco bianconero l’ha dato comunque sempre l’ex Viola col 7 sulla schiena. Meno preciso rispetto a questo incipit di stagione incoraggiante, ma pericoloso in progressione e nell’ultimo terzo di campo nei rari momenti in cui è riuscito a trovare dialogo con i compagni. Un elemento, questo, quasi solamente intravisto contro l'Atalanta: reparti spesso distanzi, rari movimenti senza palla e attenzione quasi ossessiva a non scoprirsi a discapito di una manovra poco fluida e spesso frammentata.

Il bottino è comunque positivo – reso tale anche dalla super parata di Szczesny su Muriel nel finale – e permette di guardare alla vetta senza un distacco così incolmabile. Milan e Inter sembrano viaggiare a una velocità nettamente diversa, stessa tendenza che rischia di assumere anche il Napoli. Motivo per cui occorre lavorare su ciò che ancora non funziona, per ridurre il gap e viaggiare con le stesse marce. Senza coppe il tempo c’è, va solo sfruttato nel miglior modo possibile.