Italia, con l'Ucraina basta un pari. Ma vincere vuol dire 3^ fascia

A Leverkusen basterebbe non perdere contro la formazione di Rebrov. Una vittoria però garantirebbe la terza urna nei sorteggi
20.11.2023 15:10 di Gioele Anelli Twitter:    vedi letture
Italia, con l'Ucraina basta un pari. Ma vincere vuol dire 3^ fascia
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In Germania per tornarci tra poco meno di 6 mesi senza rischi. A Leverkusen l’Italia ha 2 risultati su 3 contro l’Ucraina per potersi qualificare agli Europei dell’anno prossimo evitando la labirintica scocciatura dei playoff. Già solo questo è motivo di sollievo, potendosi concedere anche il pareggio in una Bay Arena colorata in buona parte di azzurro, a rappresentanza della corposa fetta di italiani presenti in Germania. Posto che vincere garantirebbe agli Azzurri la terza fascia ai sorteggi.

Due mesi fa a San Siro tutto filò per il verso giusto, pur con numerose occasioni sciupate e un gol a fine primo tempo che ha riacceso un filo di apprensione tra gli azzurri, poi bravi a gestire in un secondo tempo sussulti. Probabile che la trama non sia poi tanto diversa, anche se l’Ucraina ha l’obbligo dichiarato di vincere per evitare i playoff. L’approccio tattico di Rebrov però è chiaro: reparti compatti, linee strette e ripartenze codificate e rapide grazie alla velocità in progressione di Mudryk e Tsigankov, posto che il primo parta titolare a differenza della gara di San Siro.

Se davanti gli Azzurri hanno avuto ben pochi problemi, con 13 gol in 5 partite di cui 10 nelle ultime 3, dietro non tutto sembra funzionare in maniera infallibile. Complici gli infortuni, complice un reparto sempre diverso che non ha ancora avuto una coppia di centrali fissa e generalmente affidabile. Out Bastoni ecco Mancini, che si giocherà il posto da titolare con Gatti al fianco di Acerbi. In mezzo, accanto a Jorginho, ci saranno Barella e Frattesi, intenzionato a replicare la strepitosa prestazione di due mesi fa.

Davanti ecco Scamacca, che si è sbloccato contro l’Inghilterra ed è pronto a indossare la maglia da titolare con continuità. Ai suoi lati sicuramente Federico Chiesa, fresco di doppietta contro la Macedonia del Nord e verosimilmente Matteo Politano sulla destra, anche se i 4-5 cambi annunciati da Spalletti in conferenza lasciano ancora aperta la porta a eventuali ballottaggi.