Ucraina, lotta e agonismo. Con una coda polemica: "UEFA mafia"

L'Ucraina ha tenuto testa all'Italia, anche se gli azzurri hanno tenuto in mano la gara per oltre un'ora, senza riuscire a segnare. La squadra guidata dal ct Rebrov ha avuto la bravura di restare con il punteggio inchiodato sulla parità, tenendo il fiato sul collo agli azzurri, a cui è mancato il guizzo vincente. Dovbyk aveva iniziato bene, prendendo le misure a Buongiorno, poi è salita in cattedra la coppia con Acerbi e le misure sono state prese correttamente. A sprazzi si sono visti Mudryk e Tsygankov, come Sudakov, anche se la consistenza tecnica non è quasi mai stata insidiosa per la porta di Donnarumma. Nel finale la grande polemica per il mancato rigore non concesso ai gialloblu dopo il contatto tra Cristante e Mudryk. Bellissimo l'applauso dei giocatori ucraini a fine partita, mostrando gratitudine agli oltre ventimila connazionali che hanno spinto la squadra fino al 96'.
Coda di polemiche dai giornalisti ucraini. Il giornalista Andrew Todos, presente a Leverkusen, ha esposto a fine partita un cartello con la scritta a penna: "Uefa Mafia". Non ci sono andati leggeri nemmeno i colleghi di SportUa, concludendo così l'analisi della partita: "C'è stata una richiesta di rigore dopo una caduta di Mudryk, ma l'arbitro non si è preso nemmeno la briga di guardare il VAR. Alla fine il sogno di Ceferin si è avverato: l'Italia si è qualificata agli Europei grazie allo 0-0. L'Ucraina conserva ancora le sue chance [...]. Crediamo che tutto andrà per il meglio e l'anno prossimo in Germania vedremo l'Ucraina tra le 24 migliori d'Europa".
Two words to sum that up pic.twitter.com/BE3FnNID3B
— Zorya Londonsk (@ZoryaLondonsk) November 20, 2023