ESCLUSIVA SI Lo scopritore di Ricci: “Un altro anno al Torino gli farebbe bene”

Sabato pomeriggio in casa dello Spezia, Samuele Ricci ha segnato il secondo dei quattro gol con cui il Torino ha espugnato il Picco.

Rientrato da alcune settimane dopo un infortunio, il centrocampista classe 2001 si sta confermando come uno dei giovani più interessanti della Serie A. Da agosto ad oggi conta 27 presenze e 2 marcature stagionali. 

Per parlare di Ricci, in granata da poco più di dodici mesi dopo un lungo percorso all'Empoli, Sportitalia.com ha contattato Romano Marinai, ex bandiera della Ternana nonché suo primissimo allenatore tra le fila del Valdera Calcio, squadra di Pisa, quando Ricci aveva appena otto anni. 

Che bambino era Ricci? 

"Si vedeva che aveva qualcosa in più dei suoi coetanei, non solo a livello tecnico ma anche sul piano mentale: non saltava un solo allenamento e si applicava sempre al massimo. Era molto serio e non faceva scherzi ai suoi compagni di squadra, come spesso succede tra bambini di quell'età. Merito anche dei suoi genitori, due persone magnifiche". 

Giocava già a centrocampo? 

"No, ma devi considerare che si giocava in cinque contro cinque. Io lo mettevo esterno, aveva già una bella velocità e buon cambio di passo, cose in cui è sempre migliorato con il passare del tempo". 

Poco dopo invece il grande salto nelle giovanili dell'Empoli, vicino alla "sua" Pisa. 

"Ricordo bene. E penso che aver avuto questa opportunità di crescere vicino casa, e in un ambiente a lui familiare, gli abbia fatto bene". 

Oggi invece gioca nel Torino ed è uno dei migliori prospetti nostrani. 

"Sta facendo un importante percorso di crescita, merito anche di Juric. So che al Torino si trova bene ed è molto contento. Lo vedo cresciuto in questo: prima agiva solo da regista, mentre ora prova molto di più gli inserimenti e anche ad attaccare. Piano piano sta diventando ancora più completo. Il Toro è una grande realtà, ma sono certo che Samuele è destinato a un top club. So che prima di andare in granata lo voleva anche la Juve: Matteo Tognozzi (scouting manager del club bianconero, ndr), il cui padre è un mio caro amico, lo stava seguendo con molta attenzione".  

Peraltro, tra poco inizierà il mercato. Il percorso di Ricci è stato molto graduale: prima l'Empoli che lotta per la salvezza e poi il Torino che è uno scalino più alto. Dove dovrebbe essere il suo futuro più immediato? 

"Secondo me, se restasse un altro anno in granata, potrebbe migliorare ancora di quel 10/20%. Vedo che in questo anno e mezzo ha acquisito ancora più fiducia in sé stesso. A Empoli giocava sempre, mentre al Torino all'inizio no. Aveva quindi una certa titubanza che poi, da grande calciatore quale che è, ha superato".

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