ESCLUSIVA SI Entourage Caprile: “Ha il fuoco dentro per l’obiettivo salvezza con l’Empoli”

Nelle ultime due partite di campionato, che hanno visto l'Empoli affrontare Lazio e Cagliari, Elia Caprile è tornato a difendere la porta dei toscani. E sabato in terra sarda l'estremo difensore è stato determinante, prima neutralizzando il rigore di Viola e poi deviando una pericolosa conclusione di Petagna nei minuti finali. 

Il giovane portiere classe 2001 sta disputando la sua prima stagione in Serie A dopo la più che ottima scorsa annata in Serie B tra le fila del Bari, con cui ha letteralmente sfiorato la promozione nel massimo campionato. 

Sportitalia.com ha intervistato in esclusiva Omar Rahman, capo scout della GB1 Football Agency nonché componente dell'entourage di Caprile. 

Ora stiamo finalmente rivedendo il vero Caprile. Quanto ha condizionato questa sua stagione l'infortunio alla caviglia?

Seneca diceva “Il fuoco prova l’oro e la sventura la forza dell’uomo”: la stagione di Elia credo che sia la maggior espressione di questa frase . È stato un ostacolo, non lo possiamo negare, ma lui l’ha vissuta da uomo, non abbattendosi e nemmeno piangendosi addosso”. 

Più in generale, come è stato questo suo impatto con la Serie A?

"È stato un impatto importante non lo possiamo negare. L'importanza delle partite richiedeva massima applicazione e massima concentrazione e lui ha messo in campo ambedue le cose".

In più di una occasione si è parlato di un suo possibile ritorno al Bari. Erano vere queste voci?

"Leggere voci di mercato a novembre mi fa sempre sorridere, Bari è stato certamente un capitolo importantissimo della sua carriera, una piazza che ha dato molto ad Elia e che lui ha ripagato alla grande , ma erano semplici illazioni giornalistiche".

Lei conosce Caprile da tanti anni. Come si può riassumere il suo percorso? E quanto importanti sono stati i suoi anni al Leeds?

"Elia ha una caratteristica importante: non si fa abbattere da nulla. Per lui nulla è insormontabile e reagisce a tutto ciò che succede sempre con estremo equilibrio. Leeds tecnicamente e umanamente è stata un esperienza unica e fondamentale per lui, a 18 anni ritrovarsi in un club storico, in un calcio con metodologie diverse dal nostro e in piena pandemia lo hanno temprato e lo hanno fatto diventare l'uomo e il calciatore che è oggi. Il suo percorso è sempre stato in salita e costellato di sfide intriganti che lo hanno portato prima a raggiungere i play-off da protagonista con la Pro Patria e di seguito una finale col Bari per la Serie A, sfumata come tutti sanno all’ultimo minuto. Ma questo fa parte del passato, ora bisogna guardare al futuro e alla salvezza dell'Empoli".

Ora che ha ripreso il posto da titolare, si può dire che, almeno fino a giugno, il suo futuro sarà ad Empoli?

"Sulla titolarità di Elia credo che non spetti a me parlarne, Andreazzoli è stato chiaro sul punto. Elia è dedito al duro lavoro quotidiano ed è pronto, insieme alla squadra, ad affrontare questo 2024 con il fuoco dentro per arrivare alla salvezza".

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