ESCLUSIVA SI Antonelli: “Udogie, che traguardo. Guendouzi sta arrivando alle richieste di Sarri”

Dall'indimenticabile esordio in Europa League per Francesco D'Alessio con la Roma alla prima convocazione di Destiny Udogie con la Nazionale di Spalletti: l'agente Stefano Antonelli dell'agenzia Football Service SRL, che rappresenta entrambi i giocatori è intervenuto ai microfoni di SPORTITALIA per parlare di loro.

Antonelli, nel corso dell'estate, ha contribuito poi a portare alla Lazio, in qualità di intermediario, Matteo Guendouzi e Christos Mandas, sui quali ci ha raccontato le trattative che li hanno portati nella Capitale.

D'Alessio cosa le ha detto dopo l'esordio in Europa League?

"Che era davvero molto contento, le cose inaspettate sono sempre le più belle. Questa serata è frutto di un percorso di crescita che Mourinho ha portato avanti con lui e lui dà tutto il merito al tecnico per questa prima volta così bella e ricca di soddisfazione".

Mou ha raccontato l'aneddoto riguardo a quando Francesco aspettava fuori dai cancelli di Trigoria le attenzioni dei calciatori della prima squadra: è sempre stato tifoso giallorosso?

"È così, d'altronde è alla Roma dai pulcini, da quando aveva sette anni".

Quanto è importante José per questo momento della sua carriera?

"José è fondamentale per lui. La stima e la fiducia di un allenatore come lui sono importantissime e creano una situazione di autostima ulteriore, al di là di quelle che sono le sue capacità tecniche e fisiche. Il calciatore è anche un uomo, quindi ha una testa: se questa ha un ulteriore input positivo sicuramente fa la differenza e tutto migliora. Tutti quelli che si affacciano alla prima squadra ed hanno dei primi risultati positivi poi migliorano, da ogni punto di vista. C'è un'attenzione in più, una responsabilità in più, l'allenamento ha un ritmo diverso, vicino a campioni assoluti".

Passando ad un altro talento arrivato a Roma, ma dall'altra sponda del Tevere: che aspettative ha per Mandas alla Lazio?

"Lui è un portiere classe 2001, sicuramente non conosciutissimo in Italia, ma vi assicuro che è invece molto conosciuto dagli addetti ai lavori, perché ha tanti apprezzamenti. È un under 21 greco, era un po' il simbolo dell'OFI Creta. Alla Lazio ne stanno apprezzando giorno dopo giorno le capacità. Chiaramente Provedel fa il primo e lo sapevamo, ma lui sta lavorando per il futuro. Lavora, ma può fare la Serie A in maniera molto positiva".

Sempre alla Lazio ha contribuito a portare Guendouzi: come è nato questo affare?

"La Lazio cercava un sostituto per Milinkovic-Savic, se così possiamo dire. Ha sondato più situazioni, Sarri ha avuto un ruolo fondamentale nell'individuare le varie, possibili soluzioni. Ad un certo punto io ho fatto questa proposta che è stata valutata molto positivamente dai biancocelesti. E devo essere molto sincero nel dire che è stato bravo Lotito a crederci fino in fondo per fare un modo che andasse tutto in porto".

A quanto si apprende, non mancavano le offerte per lui. È così?

"Beh, considerate che ha già giocato in Premier League, stava a Marsiglia dove il suo ciclo si stava ultimando. È stata anche un'opportunità in generale che la Lazio ha saputo cogliere con i giusti costi. Poi lui è un carismatico, che quando sta in campo si fa sentire a prescindere dal momento, nel quale ci possono essere delle prime difficoltà legate al messaggio tattico che l'allenatore vuole trasmettere. Sappiamo quanto il tecnico sia uno estremamente attento a questo aspetto. Piano piano si sta arrivando a quello che Sarri vuole e infatti il tecnico stesso ha detto che sia che lui inizi, sia che entri a partita in corso, il peso specifico che porta rimane uguale".

È arrivata la prima convocazione per Udogie.

"È il coronamento di tante cose. Farà 21 anni il 28 novembre, ha quasi 80 partite in Serie A ed in Premier è a 7 su 7. La critica calcistica ne aspettava la convocazione come se fosse quasi un risvolto scontato. Qui di scontato però non c'è nulla: quando si arriva alla Nazionale, si arriva anche a toccare il massimo delle proprie ambizioni ed obiettivi. È un traguardo importante, lui sa chi è Spalletti e sa qual è il modo di giocare del tecnico. Non vede l'ora di poter rappresentare l'Italia. Con tutta la calma del caso ora che è arrivato lì dovrà dimostrare di meritarlo".

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