ESCLUSIVA SI Amoroso: “Italiano merita la Coppa, ma non è pronto per le big”

Il calcio italiano è pronto ad emettere un nuovo verdetto: se a vincere il campionato è stato il Napoli di Spalletti, a trionfare in Coppa Italia sarà una fra Inter e Fiorentina, impegnate questa sera nella finale dell’Olimpico di Roma. Le squadre di Inzaghi ed Italiano arrivano all’appuntamento entrambe con la “spinta” del grande cammino europeo fatto fino ad ora: i viola in Conference League se la vedranno con il West Ham all'ultimo atto, mentre i nerazzurri in Champions dovranno provare a fermare l’avanzata del Manchester City.

Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l’ex centrocampista Christian Amoroso, che visse in prima persona l’ultima gioia che Firenze ricordi, ovvero la Coppa Italia del 2000/2001.

La Fiorentina inizia oggi e continuerà contro il West Ham. Che effetto ti fa vedere i viola puntare al doppio trofeo?

"È interessante e bello. Interessante perché vedendo l'inizio di campionato che avevano fatto nessuno ci avrebbe mai creduto, invece ci hanno smentiti tutti. Italiano è un allenatore che lavora molto bene e di frutti del suo lavoro sono arrivati in tempo, diciamo. Andarsi a giocare a due finali di trofei così importanti non era pensabile, significa quindi che hanno lavorato bene e che la squadra ha assimilato bene i concetti del tecnico".

A tal proposito: Italiano ha avuto problemi con il gol a lungo. Ti sembra che abbia trovato nuove vie e che ora in tanti diano il loro contributo?

"Il problema principale è sempre stato quello. Più che ovviare il problema, semplicemente Cabral ha cominciato a segnare ed è arrivato in doppia cifra dunque I problemi si sono risolti da sé. Ciò che mi dispiace è un'altra cosa".

Ovvero?

"Che una società come la Fiorentina non capisca quanto sia importante avere un finalizzatore forte, che arrivi sempre in doppia cifra ed anche oltre. Il gioco di Italiano è offensivo e prevede che ci siano tante occasioni da gol: è chiaro che se hai un attaccante bravo a buttarla dentro cambia tutto".

Ti piace Italiano? Si parla di lui per le big, dati i rumors sulle panchine delle grandi.

"Mi piace. Non lo so se sia già pronto per una grande. Mi farebbe bene avere un altro anno di tranquillità a Firenze doveva accumulare esperienza. Magari mi sbaglio e dimostrerà di essere già pronto. Quando vai ad allenare in certe piazze diventa tutto poi più complicato. Io gli consiglierei di fare una stagione in più qui dove conosce bene l'ambiente, dove lo lasciano lavorare tranquillo e dove gli fanno fare quello che pensa".

Che partita ti aspetti oggi?

"La stessa partita andata in scena a San Siro. In quel caso ha vinto la Fiorentina anche con un pizzico di fortuna. Sappiamo bene come si muovono i due allenatori".

Spiegaci meglio.

"Italiano farà il solito gioco e la solita partita, tenendo la difesa alta e rischiando tanto. Inzaghi questo lo sa e nella partita di campionato nerazzurri hanno avuto due o tre occasioni sfruttando la profondità. Andò bene ad Italiano in quel caso: oggi non lo so, ma gli allenatori sono quelli e penso che la partita sarà simile. I nerazzurri si difenderanno più bassi e compatti per contrattaccare".

E contro il West Ham? Ti piacerebbe vedere Firenze in festa per un trofeo europeo?

"Sarebbe davvero bello, soprattutto perché la tifoseria se lo merita. Ti dà tutto facendoti sentire al massimo come giocatore o allenatore. Si respira sempre un'aria bella e positiva quando le cose vanno bene. Sarebbe un bel premio anche per Italiano che non ha mai cambiato la propria mentalità anche quando le cose non andavano bene".

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