ESCLUSIVA SI Ag. Retegui: “Sta per tornare. Nazionale? Un sogno. E Gila…”

Una partenza davvero ottima quella di Mateo Retegui con il Genoa: dopo la chiamata in Nazionale da parte di Mancini (a marzo, contro l'Inghilterra, la prima convocazione), l'attaccante in estate ha fatto il salto in Europa approdando alla corte del  Grifone, dal Tigre. Apparentemente senza aver bisogno di un certo periodo di adattamento ad un nuovo campionato, come sarebbe stato fisiologico: 5 reti nelle prime 9 apparizioni per lui, poi alcuni fastidi fisici che lo hanno tenuto fuori dal campo in quattro delle ultime cinque partite dei rossoblu. Gilardino lo aspetta, per avere di nuovo il suo apporto in fase realizzativa. 

Ma come sta ora, Mateo? E come ha vissuto questa prima fase della sua vita italiana? Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva il padre-agente del giocatore, Carlos "Chapa" Retegui, per rispondere a queste domande.

Come sta Mateo, ora?

"Per fortuna sta finendo il suo periodo di recupero. Potrà affrontare la seconda metà dell'anno con tutto ciò che gli serve per fare bene".

A cosa si riferisce?

"Al fatto che potrà fare la preparazione con la squadra, che non ha potuto fare con il Genoa in estate, perché è arrivato dal Tigre iniziando subito il campionato. Quindi ora potrà lavorare con calma ed è contento di farlo con tutto lo staff del club".

L'inizio è stato buono: 5 gol in 9 partite, fra campionato e Coppa Italia, sembra giocare in Italia da anni. Non trova?

"Si è adattato rapidamente. Penso che sia dovuto al fatto che da bambino ha vissuto in diversi Paesi: Spagna, Belgio, Argentina. Questo lo ha aiutato ad abituarsi in fretta ai cambiamenti".

Sta già dimostrando di poter diventare un grande attaccante?

"Per lui la cosa più importante è quella di poter aiutare la squadra. E se poi dovesse segnare altri gol, sarà più felice, in quanto è un attaccante e vuole far gol. Ma la prima cosa che conta è la squadra".

Quanto è importante per lui in questa fase essere allenato da un ex attaccante campione del Mondo come Gilardino?

"Gilardino parla molto con Mateo, da "9" a "9", due centravanti. Ha molta esperienza nel ruolo e c'è molto feeling tra i due. E' tanto felice di averlo come allenatore e lo sta aiutando a crescere".

La società, mentre lo trattava in estate, parlava di una certa concorrenza da superare, da parte di grandi club: ha ricevuto molte altre offerte in Serie A? 

"Per Mateo era molto importante giocare in Italia, anche perché la sua priorità era far parte della Nazionale azzurra. C'erano offerte da diverse parti".

Per esempio?

"Dalla Premier, dalla Spagna, dalla Germania, ma ripeto: la sua priorità era giocare qui, per essere più vicino alla Nazionale. Ha trovato un club come il Genoa che gli ha dato un posto ideale dove poter imparare, crescere. È molto felice con tutta la gente che lavora nel club: lo staff tecnico, i dirigenti, i compagni, la sicurezza, tutti. Ha molti amici nella squadra, è davvero molto felice di giocare nel Grifone e con una tifoseria spettacolare come questa".

Riguardo la Nazionale: inutile dire che giocare l'Europeo rappresenti un sogno per lui…

"Come dicevo prima il fatto di poter giocare per gli Azzurri è un sogno, sì. Quando Roberto Mancini lo ha chiamato è stato magico. Quando poi ha ricevuto anche la chiamata di Luciano Spalletti è stato incredibile".

Come si sente a rappresentare gli azzurri?

"E' molto orgoglioso ogni volta che indossa quella maglia. Deve continuare a imparare e deve dare tutto per poter sperare di essere lì. In una delle Nazionali più grandi della storia. Deve dare tutto ed ancora di più per inseguire questo sogno: ce l'ha nel sangue, è una sensazione inspiegabile".

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