Novak Djokovic, è il piu forte di sempre?

Difficile rispondere a tale quesito perché i mostri sacri dell’era recente sono indiscutibilmente tre. Federer e Nadal: caratteristiche differenti, traguardi differenti personalità differenti ma unici nel loro genere. Due icone, due simboli, due leggende. Da un lato Il maestro dei maestri per eleganza, charme, classe e facilità nel colpire la palla, dall’altro il lottatore per eccellenza, l’incarnazione del sacrificio fatta a persona, il vincitore di 13 titoli del Roland Garros, primato che a mio avviso difficilmente sarà eguagliato, figuriamoci superato. Nole però si sta ritagliando un ruolo incredibilmente sorprendente, 22 sono gli slam conquistati al pari di Rafa, ma la sensazione è che ne possa vincere ancora tanti. Classe 1987, ha un anno in meno dello spagnolo ma ha una condizione fisica quasi surreale, un fenomeno in grado di vincere gli Australian Open con una lesione di 3 centimetri al tendine del ginocchio sinistro. Quando gli comunicano l’esito dell’infortunio Novak deve giocare il secondo turno, la strada verso il successo è ardua complessa a tratti irraggiungibile, eppure la sua reazione dimostra l’immensa caparbietà. Fatica a muoversi ma trova soluzioni di gioco alternative, soffre in silenzio, fa cadere gli avversari in un vortice senza vie d’uscita perdendo un solo set in tutto il torneo.
Le superbe capacità tecniche, dalla solidità dei fondamentali all’incredibile capacità di risposta, (chiedete a Isner se riesce a fargli due aces consecutivi) senza tralasciare servizio e gioco sottorete, si uniscono a una devastante forza mentale che si manifesta anche fuori dal campo. La maniacalità con cui si organizza la vita lo rende perfetto, dall’alimentazione alla preparazione fisica, la scelta del team e persino la tranquillità della moglie Jelena ha contribuito alla creazione del mostro Djoker.
A mio avviso il nativo di Belgrado potrebbe essere il profilo ideale che si ottiene dalla fusione di Nadal e Federer. Dal primo ha preso la capacità di esaltarsi nei momenti di difficoltà, dal secondo la fluidità del rovescio… Si un’affermazione un po' al limite ma pensate non all’eleganza di Re Roger quanto all’incisività del colpo, di qui nasce il mio paragone. Considerando che la next gen è piena di ottimi giocatori ma essendo terrestri non possono avvicinarsi a quanto fatto dai magici tre, ritengo che Nole possa eguagliare Serena Williams che in bacheca detiene 23 major per poi probabilmente superare sua Maestà Margaret Court (24) e a quel punto i numeri lo riterrebbero il migliore di sempre. La favola però potrebbe non avere il lieto fine sperato, se sul campo potenzialmente non ci sono dubbi l’immagine di Federer e Nadal potrebbe rivelarsi comunque superiore, perché le grandi rivalità nella storia dello sport sono composte da due atleti e Nole corre il rischio di essere il Cruijff tennistico, lì dove Maradona e Pele sono e resteranno per sempre irraggiungibili.