Camila Giorgi, la vittoria in Messico un nuovo punto di partenza

27.02.2023 19:59 di Redazione Sportitalia   vedi letture
Fonte: A cura di Chiara Icardi
Camila Giorgi, la vittoria in Messico un nuovo punto di partenza

Bella, Brava e Vincente. Camila Giorgi è tornata ad assaporare il sapore del successo proclamandosi regina nel Wta 250 di Merida in Messico. È stato un match molto combattuto, 7-6(3) 1-6 6-2 il risultato finale che ha evidenziato molteplici aspetti degni di considerazione. In primis quello mentale, visto e considerato che nella sua carriera è sempre stato un lato carente, probabilmente non le ha permesso di esprimere al meglio le sue potenzialità, quanto meno con continuità. Contro la Peterson, l’azzurra ha dimostrato di saper reagire alle difficoltà: dopo l’iniziale svantaggio per 5-3 nel primo set ha prima tenuto il servizio per poi brekkare la sua avversaria con due spettacolari giocate, strettino con il dritto e micidiale rovescio lungolinea. La gestione del tiebreak è stata perfetta, i tanti vincenti sono stati il frutto del giusto approccio tecnico e tattico; Camila ha continuato a comandare gli scambi aggredendo la palla con i piedi dentro al campo (elemento che senza dubbio la contraddistingue) e ha letteralmente incantato il pubblico presente. La grande prova di maturità è arrivata nel terzo visto che la maceratese è stata in grado di rialzarsi dopo il netto 6-1 incassato. Da un pericolosissimo blackout ha riacceso la spina senza farsi condizionare da fattori esterni, è rimasta lucida e concentrata e dallo 0-2 del set decisivo ha messo a segno 6 giochi consecutivi. A mio avviso rappresenta un bel passo in avanti, la vittoria nel 1000 di Montreal del 2021 ha sicuramente un peso differente se paragoniamo i due tornei ma la capacità di non inciampare nel tunnel dei fantasmi mentali che spesso le hanno impedito di alzare trofei al cielo ha dimostrato un nuovo punto d’inizio. Consapevolezza è la parola più appropriata, con un tennis del genere con una pesantezza di palla così accentuata con i miglioramenti evidenti anche sul servizio, la Giorgi può e deve ancora dimostrare tanto in questo sport. L’elemento labile che contraddistingue il tennis femminile odierno dà la possibilità di avere vincitrici sempre differenti, perché se è vero che la Swiatek ha 4000 punti di vantaggio sulla Sabalenka numero 2 del mondo, in questa prima parte di stagione non c’è stata una vera e propria dominatrice. La Giorgi non solo ha gli attributi per entrare nella top 20 (best ranking raggiunto nel 2018, alla posizione numero 26) ma ha tutte le carte in regola per rimanere a ai vertici, e se davvero avesse trovato la sua serenità sarebbe solo questione di tempo. 

Non mi spingo al momento nel dire che possa vincere uno Slam perché è giusto che dimostri sul campo altri risultati, ma è difficile non pensarlo quando la guardi giocare, quando vedi come con estrema facilità spacca la palla.