Milan, giovani d’Europa

Novanta minuti prima della sosta del campionato, poi il tour de force che caratterizzerà la parte finale della stagione tra semifinali di Coppa Italia, Final Four di Youth League e fase finale. La copertina questa settimana se la conquista il Milan. Storico passaggio alle Final Four di Youth League per la società rossonera. In molti si sono chiesti come sia possibile che la formazione di Ignazio Abate abbia raggiunto questo prestigioso traguardo avendo invece in campionato manifestato più di qualche problema. Diciamo che le regole nostrane, rispetto a quelle della UEFA differiscono non poco sull’utilizzo dei fuoriquota; aspetto questo fondamentale per i ragazzi. La competizione europea consente l’utilizzo di 3 fuori quota ma “local” ovvero quei giocatori che dal 16 esimo anno di età abbiano almeno 24 mesi di tesseramento nel club.
Nel campionato primavera il numero sale a 5, per di più senza ulteriori specifiche. È evidente che una squadra molto giovane come il Milan, dove nell’ultima gara casalinga contro il Bologna vantava 0 fuoriquota ma soprattutto 7 calciatori nati tra il 2005 e il 2006 ovvero sotto età, possa riscontrare difficoltà contro squadre semplicemente più grandi. Ecco spiegato perché il Milan dal doppio volto. L’ultima gara con l’Atletico Madrid di Torres davanti ad un centro sportivo stracolmo e sotto l’occhio attento di Maldini e Massara oltre che del vice di Pioli Murelli, ha caricato a dovere i baby rossoneri. Giusto premio soprattutto per un allenatore che ha una filosofia di gioco molto chiara nel settore giovale. Questo campionato serve per far crescere e giocare i giovani; con buona pace della classifica.