Moto Gp, Bezzecchi (su questa Ducati) può pensare in grande. Senza le Sprint Race avrebbe 26 punti di vantaggio su Bagnaia.

16.05.2023 08:08 di Redazione SI Motori   vedi letture
Fonte: a cura di Filippo Gherardi
Moto Gp, Bezzecchi (su questa Ducati) può pensare in grande. Senza le Sprint Race avrebbe 26 punti di vantaggio su Bagnaia.

La Ducati è la moto più forte, sempre, ovunque e indipendentemente dal numero che porta sul cupolino. Bezzecchi ha la stoffa del campione, certificato, e non più soltanto i numeri del rookie promettente. Il fine settimana di Le Mans, il quinto di questa stagione di Moto Gp 2023, rafforza alcune sentenze, ne consegna delle altre e lascia la percezione di un Mondiale comunque vivibile, da raccontare con un coefficiente d’incertezza ben più elevato di quanto non si potesse immaginare alla vigilia.

Non sarà bagarre nel senso più assoluto del termine, questo semplicemente perché c’è una moto che fa un altro sport rispetto a tutte le altre, ma tra i piloti con una Desmosedici tra le mani (senza distinzione tra la nuova ‘23 e la versione ‘22 dello scorso anno) le differenze di prestazioni appaiono sempre più sottili e la costanza di rendimento, prima ancora della tenuta mentale, sarà un’arma determinante.

Sul podio di Le Mans sono salite tre Ducati in altrettante posizioni disponibili, ma nessuna di loro aveva i colori del team ufficiale. Questo perché Petrucci, chiamato a sostituire Bastianini in Francia, non è andato oltre un marginale undicesimo posto sotto la bandiera a scacchi, ma soprattutto perché Bagnaia ha colto il terzo zero in stagione su cinque gare domenicali, dopo un contatto ravvicinato con l’Aprilia di Vinales che è sfociato in un timido tentativo di scazzottata da parte dei due contendenti.

Pecco, lo raccontavamo anche un paio di settimane fa tra queste stesse righe, è il pilota da battere. Lo è per logica, talento e seppur marginalmente anche per il fatto che è ancora lui, per un solo punto, il leader del campionato in corso. Tuttavia, numeri alla mano deve ringraziare la nuova formula delle Sprint Race per una buona dote del bottino messo sin qui da parte.

Per rendere ancor di più l’idea, il pilota piemontese ha conquistato 44 dei suoi 94 punti complessivi proprio nelle gare short del sabato. Al contrario, il suo primo inseguitore, Marco Bezzecchi, nelle Sprint Race fin qui disputate ha ottenuto appena 17 dei 93 punti che ha nella classifica generale. In sostanza, se ci dovessimo attenere solo ai GP della domenica, come succedeva fino allo scorso anno, Bezzecchi avrebbe 76 punti contro i 50 di Bagnaia. Sempre volendo delineare una classifica iridata “ridotta” ai soli GP, Bagnaia sarebbe alle spalle anche di Zarco (58 punti) e marcato a vista dall’altra Ducati del team Pramac, quella di Martin (44 punti).

Nomi, talenti e personaggi diversi tra loro ma con un unico, fondamentale, comun denominatore: una Ducati tra le mani. Una garanzia, per chiunque, di velocità e successo. Una variante, evidente, di equilibrio ed incertezza.

Ecco perché il Bezzecchi visto in Francia, che è la copia speculare di quello che avevamo già ammirato poco più di un mese fa in Argentina, può davvero sognare in grande. Gli scivoloni di Bagnaia sono sempre più statistica e sempre meno notizia, la moto a disposizione non conosce ostacoli e la strada che conduce da qui alla fine della stagione è ancora lunga e, vien voglia di scommetterci, ricca di sorprese.