Formula 1, futuro in Mercedes per Leclerc? Se così fosse, tante cose non tornerebbero…

Nella lunga sosta imposta dal calendario, con il mondiale che riprenderà il 29 aprile dalla Sprint Race antipasto del GP domenicale dell’Azerbaigian, il tormentato gioco delle indiscrezioni gettate con chirurgica accortezza su un fuoco desideroso di ardere, continua a scandire passaggi intrigati del futuro prossimo della Formula 1.
La bomba lanciata negli ultimi giorni, o perlomeno la più importante, è ovviamente riconducibile all’intervista concessa dal consulente Red Bull, Helmut Marko, al settimanale tedesco Sport Bild e nella quale lo stesso Marko rivela di una clausola “a punti” che permetterebbe a Charles Leclerc, o vicendevolmente alla Ferrari, di interrompere il loro rapporto lavorativo prima ancora della scadenza naturale di un contratto che vedrebbe i suoi titoli di coda non prima della fine del 2024.
Un bottino minimo, stando sempre alle dichiarazioni di Marko e seppur non concretamente quantificato, che Leclerc dovrebbe ottenere a ridosso della pausa estiva del campionato (prevista dopo il Gp di Spa, in Belgio, il prossimo 30 luglio ndr). In caso contrario via ad ogni e possibile nuova prospettiva, con la Mercedes, come confermato sempre nella sua intervista da Marko, candidata più che mai interessata ad assicurarsi le prestazioni del monegasco.
Premesso che l’attendibilità dell’ottantenne dirigente austriaco andrebbe, e malgrado l'esperienza indiscussa del personaggio, perlomeno valutata, la somma dei fattori di tutta questa faccenda per alcuni versi sembra trovare un logico riscontro, ma per altri apre valutazioni al limite del discutibile.
Innanzitutto, la Ferrari di questo inizio stagione è apparsa un cantiere aperto e dal destino incerto, con una mancanza di rendimento a tratti macroscopica se rapportata con chi la precede. Leclerc, dopo aver pagato i conti con la sfortuna (problemi alla centralina) non ci ha messo necessariamente del suo per rendere la vita più facile (incidente con Stroll in Australia). Tradotto: inizio peggiore non si poteva immaginare ed allora logico, e per certi versi anche giusto, pensare di guardarsi intorno. Per entrambi.
Tuttavia, è la prospettiva di vedere Charles alla corte di Toto Wolff e in Mercedes a convincere poco. Considerando che da quelle parti andrebbe, ma a questo punto il condizionale è più che mai d’obbligo, ancora risolta la questione legata al rinnovo di Hamilton, e senza dimenticare che George Russell, di un anno più giovane di Leclerc e con un talento già manifestato, sembrerebbe (anche qui condizionale doveroso) aver già messo tutti d’accordo su chi sarà la prossima prima guida della scuderia tedesca.
Quindi, Leclerc in Mercedes per fare da secondo a Russell? La prospettiva convince poco e sarebbe un suicidio volontario dello stesso Charles verso una propria e definitiva consacrazione a primo della classe.
In ultimo, ma non meno significativo, il nome del sostituto in Ferrari. Quello di Lando Norris è già da tempo sul taccuino, ma è anche vero che il pilota di Bristol dallo scorso anno e complice una McLaren a pedali è entrato in un vortice preoccupante di risultati. La suggestione Lewis Hamilton sembra aver vissuto, per ragioni strettamente anagrafiche, primavere migliori, e la carta Sergio Perez, a cui il ruolo di scudiero inizia ad andar stretto, non sembra trovare ancora il giusto volume.
In tutto questo, varrebbe la pena ricordare che l’arrivo di Frederic Vasseur lo scorso inverno e nel ruolo di team principal venne accompagnato da unanime squillo di trombe proprio in direzione di Leclerc, considerando l’ingegnere francese una sorta di padre sportivo del pilota del Principato.
Per ora, e almeno a mezzo stampa, lo stesso Vasseur non si esprime sull’argomento. Strategia o impossibilità di risolvere un rebus pericoloso e complesso? Il tempo, come al solito, ci darà ogni risposta.