F1: bravo Norris, fuoriclasse Alonso. C’è vita (e futuro) alle spalle di Verstappen

07.11.2023 09:28 di Redazione SI Motori   vedi letture
Fonte: a cura di Filippo Gherardi
F1: bravo Norris, fuoriclasse Alonso. C’è vita (e futuro) alle spalle di Verstappen

In Brasile è stato ancora una volta Verstappen a salire sul gradino più alto del podio, ma proprio dal Brasile la Formula 1 torna con un variegato, e non trascurabile, bagaglio di sensazioni alternative rispetto a quello che è il copione ormai consolidato da tempo.

Nell'edizione numero quarantadue del Gp di Interlagos, all’ombra del mito di Ayrton Senna, Verstappen ha mandato a referto il successo numero diciassette su venti gare stagionali, il cinquantaduesimo in carriera, con una doppia partenza impeccabile e una condotta gara al limite della perfezione. Vittoria, pole position e Sprint Race, il week end dell’olandese è stato l'ennesimo manifesto efficace del concetto di dominio sportivo.

Tuttavia, se qualcuno decidesse di riavvolgere il nastro dell’ultima gara, consegnandone ai posteri una sintesi attendibile, non sarebbe quella della Red Bull con il numero 1 sul muso l’immagine più utilizzata.

Nonostante i risultati siano evidentemente un assolo di Max il cannibale, il premio di miglior pilota della domenica finisce, doveroso, tra le mani di Fernando Alonso. Lo spagnolo regala un arrivo in volata, ai danni di Perez e per salire sul terzo gradino del podio, letteralmente d’altri tempi. Non solo, l'intera gara dell’asturiano al volante di una rediviva Aston Martin (capace di piazzare perfino Stroll in quinta posizione, ndr) è stata un’escalation adrenalinica di sorpassi, traiettorie e sportellate.

Un principe del motorsport, un fuoriclasse dal DNA autentico. Fernando Alonso è questo e non solo, è soprattutto l'ultimo eroe di una Formula 1 a corto di personaggi che a quarantadue anni compiuti continua a dare la paga a ragazzi che lo vedevano trionfare quando, loro, correvano ancora nei kart.

Tra questi, tra gli attuali protagonisti del più importante campionato motor-sportivo del pianeta cresciuti perlomeno con il poster di Fernando in cameretta, c’è anche Lando Norris. Ventitré anni tra una settimana, l’inglese della McLaren sembra esser definitivamente diventato grande.

L’inizio di stagione da incubo con una macchina lenta, problematica e depressa, prima di una seconda parte di campionato con sette podi in undici gare, a cui vanno aggiunti i due conquistati nelle Sprint Race del Qatar e proprio dell’ultimo week end in Brasile. Lando è cresciuto in parallelo con la sua MCL60 ed oggi è per distacco il pilota del momento, Verstappen a parte, oltre che la vera e più credibile speranza a cui affidare la prospettiva di un futuro più incerto e combattuto rispetto al presente monocromatico che stiamo vivendo.

Lando e Fernando. Quando il primo nasceva, il secondo era già maggiorenne. Oggi sono rispettivamente quinto e quarto nel Mondiale di Formula 1, separati da appena tre punti. Il primo insegue un futuro da campione, il secondo continua scrivere pagine di una carriera dal valore tecnico incalcolabile.

Ad Interlagos si son ritrovati per la prima volta sullo stesso podio, vivendo ognuno la propria storia. Consegnando l’idea che c’è ancora vita, e futuro, alle spalle di Verstappen e per questa Formula 1.