Sorteggi Champions, percentuali: Napoli dietro il City! Il Milan frega l’Inter

Il miglior sorteggio Champions della storia per le italiane, inutile girarci intorno. E se ci aggiungiamo l’autostrada per la finale per Roma e Fiorentina, si può dire per estensione il miglior sorteggio per l’Italia nella storia delle coppe europee.

Ovvio, l’interesse principale nostro è in Champions, perché ritrovarci con il 75% di probabilità di aver un’italiana in finale è pura follia adrenalinica. E guardando addirittura oltre, l’incredibile è reso di colpo dalle quote che i bookmaker hanno emesso: Napoli secondo favorito assoluto dietro il Manchester City!

Con tutto il rispetto per la squadra di Spalletti – la migliore d’Europa per prestazioni – tuttavia rimane assolutamente innaturale che di colpo venga considerata la seconda favorita una squadra che fino a 3 giorni fa non aveva mai raggiunto i Quarti di Finale; ma il favore è totalmente logico per gli allibratori: City, Real Madrid e Bayern le erano davanti, ma trovandosi tutte dallo stesso lato di tabellone e con una che uscirà già subito, allora il puro calcolo statistico colloca il Napoli secondo favorito dietro il Manchester City, e perfino a una quota bassa.

Andata bene al Napoli; andata bene in fondo anche al Milan, che nella partita secca contro il Napoli se la gioca e poi avrebbe l’unica via possibile per la finale; e andata bene all’Inter, che è capace di vincere con chiunque e perdere con chiunque, quindi assolutamente anche con il Benfica che è un Napoli poco meno spettacolare, ma oggettivamente se l’Inter saprà essere la versione spettacolare vista con il Barcellona allora partirà con un minimo vantaggio.

In generale, al di là del tabellone, l’effettiva possibilità per le italiane per provare a vincere la Champions arriva da un fattore: in un doppio confronto con Manchester City, Real Madrid e Bayern, tutte e tre nessuna esclusa rischierebbero di essere sgretolate nel passaggio al Bernabeu, all’Allianz e in casa di Guardiola. Sono tre campi e tre situazioni su cui le italiane ancora non hanno capacità di resistere. Insomma detto in altre parole: se le nostre hanno una possibilità di battere City, Madrid e Bayern, è in partita secca in campo neutro, non in 180 minuti da giocare per metà nelle fauci del leone. Rimane difficile, ma non impossibile come andando sul loro campo.

Infine ecco le percentuali per ogni scontro, tenendo a mente un fattore: il Milan ha fregato l’Inter. Perché per regolamento al Milan sarebbe toccata l’andata in casa in caso di sorteggio uguale per entrambe (in virtù della miglior posizione nel campionato scorso); e con la regola del gol esterno annullata, a questo punto diventa più vantaggioso giocare l’andata in casa, tanto in più per una squadra mentalmente fragile come l’Inter: perché l’unica influenza che ha adesso il fattore campo è poter orientare mentalmente e strategicamente la partita di ritorno. E farlo dopo che hai indirizzato l’eliminatoria già all’andata è un vantaggio psicologico. Pensate a come sarebbe stata diversa la partita dell’Inter a Porto, ma anche del Milan a Londra, se non fosse partita dal gol di vantaggio da difendere potendo giocare di rimessa.

Le percentuali:

MILAN-NAPOLI 45%-55%

Non per sminuire i 20 punti di distacco in classifica. Ma se andate a ben vedere il Napoli contro il Milan – e l’Inter – nell’ultimo anno ha sempre fatto partite livellate, vincendo e perdendo. Non batte l’Inter addirittura da 7 partite! L’ultima vittoria risale in Coppa Italia addirittura 11 giorni prima dello scoppio del Covid! Ma anche con il Milan, il ciclo spallettiano ha vissuto partite sempre tirate e equilibrate: l’anno scorso il Napoli vinse a Milano demeritando, e poi perse in casa meritando di più. Così come quest’anno, quella che conta, il Napoli ha vinto giocando peggio contro un Milan a testa altissima e senza Leao in quel momento decisivo. E in generale le due uniche partite in cui il Napoli si è fatto mettere sotto sul piano del gioco sono state contro le milanesi. Detto ciò, tutto il resto sul piano tecnico è a favore della banda Spalletti. E anche il fatto che il Milan, come l’Inter, in campionato non possa distrarsi per non perdere fatalmente il treno Champions.

Oddio, a questo punto l Napoli deve stare attento a non vincere troppo presto lo scudetto, perché la festa attenterebbe all’attenzione necessaria in Europa. Pericolo più concreto forse per la semifinale che per i Quarti, visto che la festa scudetto dovrebbe accadere proprio nei 10 giorni eventuali delle semifinali. Infine, non c’è bisogno di spiegare perché il Napoli sia ovvio favorito. Però il Milan è al 45% per un paio di fattori: psicologico, perché nella situazione attuale, il Napoli dovrà esorcizzare l’obbligo di vincere, mentre il Milan parte a fari spenti; tecnico, perché la nuova versione a trazione posteriore del Milan non ruba assolutamente l’occhio, ma come visto agli Ottavi è capace di drenare i pozzi degli avversari, e insomma a quel punto la partita si giocherebbe su un terreno ben più congeniale a una squadra Pioli che di Spalletti

BENFICA-INTER 49%-51%

Con i nerazzurri si tratta sempre di capire con quale versione si ha a che fare. Se quella bella del Camp Nou; se quella immarcescibile dell’andata contro il Porto; o se quella emotivamente fragile de 2 punti su 15 contro le piccole nel 2023; o perfino quella raccogliticcia del ritorno a Porto, che sì si è sacrificata ma soprattutto ha tirato a campare fino al fischio finale. Se consideriamo i valori sulla carta e poi quelli complessivi espressi in stagione, l’Inter merita un leggero vantaggio per la maggiore ricchezza di opzioni. Poi però va tenuto in considerazione in ordine sparso che: il Benfica ha stracciato la Juventus, e ha mandato al secondo posto il PSG, costringendolo all’Ottavo contro il Bayern; sul piano puramente del gioco, è giusto considerare il Benfica un Napoli minore per l’inarrestabilità del gioco espresso. E dunque ciò vuol dire che l’Inter per farcela deve esprimere quello stesso tipo di partita intensa e perfetta fatta contro il Napoli. Anche se come detto l’altro rischio maggiore è che dovrà cominciare al Da Luz: partendo da San Siro, sarebbe potuta andare a Lisbona in una situazione come minimo di equilibrio; così invece è alta la possibilità di tornare a San Siro già costretti a rincorrere, non esattamente la migliore ipotesi per una squadra appunto fragile psicologicamente come l’Inter. Cominciando in Portogallo, servirà un eccezionale lavoro di preparazione mentale da parte di Simone Inzaghi.

MANCHESTER CITY-BAYERN 55%-45%

Certo il Bayern è quello maggiormente rinfrancato dagli Ottavi: si è portato a casa lo scalpo più importante, ribaltando il seppur esile sfavore del pronostico. E’ vero che il PSG è l’eterno incompiuto, ma diamine se non nell’anno in cui ha in campo il meglio della finale Mondiale, allora quando! Ma non solo per la stagione eccezionale delle sue stelle il PSG era favorito, ma anche perché il Bayern teoricamente sarebbe ancora in transizione, con l’infornata dei nuovi giovani acquisti ancora in fase di integrazione e con una fase difensiva piuttosto esposta, come dimostra anche il cammino in Bundesliga. Però Nagelsmann ha fatto passi da gigante. E dunque gli tocca il secondo  avversario da “se non quest’anno quando?!”. Se non con questo Haaland, l’eccellente ex di turno Guardiola quando può rivincere la Champions?! Di negativo per il City c’è che ancora non ha affrontato nessun rivale davvero allo stesso livello (solo tedeschi peraltro, Borussia Dortmund nella fase a gruppi e Lipsia agli Ottavi), però di fatto quando Guardiola fa girare la giostra poi la testa va in confusione a tutti quelli costretti a salirci sopra.

REAL MADRID-CHELSEA 65%-35%

Il confronto più squilibrato. Il che è singolare, visto che si tratta delle ultime due vincitrici della Champions, che peraltro l’anno scorso ai Quarti diedero vita a un clamoroso tiratissimo confronto che terminò ai Supplementari e dove il Madrid si salvò l’osso del collo (come in tutta la Champions del resto). Ma da allora al Chelsea è cambiato tutto: allenatore, perfino proprietà, metà squadra titolare. E Potter non ha dato minimamente certezze, anzi, anche se allo Stamford riesce ancora a farsi rispettare. Non è cambiato invece al Real Madrid quel senso di inossidabile superiorità: pur con 9 punti di ritardo in Liga, pur con un 2023 ancora praticamente non iniziato per il Pallone d’Oro Benzema, eppure i Campioni del Mondo quando alzano i giri sono capaci di andarne a dare 5 all’Anfield Road senza apparentemente faticare. I meccanismi costruiti da Ancelotti sono ineguagliati.

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