Napoli, cronaca di un suicidio annunciato. E se la Juventus torna al via?…

Prendete i 7 giorni del Napoli tra le due partite contro il Milan, e incorniciateli come la Magna Charta di tutto quello che non si deve fare quando ti giochi un grande obiettivo.

A pensarci bene è pazzesco: tanto il Napoli ha fatto tutto in maniera perfetta in campionato, dando vita al secondo scudetto più sorprendente della storia dopo il Verona 1985; quanto ha sbagliato tutto il possibile, ma davvero tutto, nei Quarti di Champions. E il campo è soltanto l’ultimo dei terreni dove ha fallito. Perché hanno sbagliato tutto allenatore e giocatori, ma ancora prima hanno sbagliato tutto l’ambiente, i media locali, i tifosi.

Il Napoli nei Quarti di Champions è stata la cronaca di un suicidio annunciato. Hanno parlato di tutto e su tutto si sono accapigliati, tranne che della partita o dell’avversario. Ma si può andare a giocarsi un Quarto di Finale consumandosi 7 giorni sull’arbitro, e poi il sistema, e poi la Uefa brutta e cattiva, e poi i tifosi canteranno o no, e poi la pace del presidente con i tifosi, e poi il presidente che si lamenta al telefono con i tifosi, e poi il presidente che confida ai tifosi che Osimhen non giocherà, e poi la città che esulta perché finalmente si potrà tifare. Insomma tutto tranne che pensare alla partita. E anche così, il Napoli è uscito per un solo gol. Immaginarsi cosa avrebbe potuto fare se si fosse concentrata sull’impegno con il rispetto che il Milan meritava, anziché perdere la testa appresso ai fantasmi.

La summa totale è stata data da Juan Jesus alla vigilia della partita, quando in conferenza stampa si è azzardato a dire: “Era più difficile Roma-Barcellona”. Ma devi essere matto scotchato in testa per commettere una stupidaggine simile: cioè devi recuperare un gol a una squadra arcigna, e anziché disinnescarla invece lo carichi sminuendola? A Napoli si è pensato a tutto tranne che alla partita. Che occasione sprecata.

Chi sente di aver ritrovato occasioni è la Juventus. Catapultata al terzo posto con conto e ragione. Occhio però, perché i dirigenti apicali sono stati condannati, e dunque la penalizzazione sarà semplicemente riformulata, mai annullata. Questo vuol dire che arriverà molto probabilmente una penalizzazione minore, dal -5 secondo i più ottimisti al -10 secondo i più pessimisti. A cui in dirittura di fine campionato, si dovrebbe aggiungere qualcosa di più consistente per il processo sugli stipendi. Insomma morale della favola, il -15 potrebbe essere il risultato finale. Altro che vittoria della Juventus, potrebbe ritrovarsi al via di questa monopoli delle sentenze – non vale dire passare dal via finendo un turno in prigione.

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