Juve, comanda Scanavino E sul mercato deciderà lui

Il 28 novembre, in calce al consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Agnelli e dimissionato da John Elkann, Maurizio Scanavino è stato nominato direttore generale della Juve. Il 18 gennaio, diventerà ufficialmente anche amministratore delegato, nel giorno in cui il nuovo Cda eleggerà presidente Gianluca Ferrero presidente. Considerato che Scanavino è anche amministratore delegato e direttore generale del Gruppo editoriale Gedi ( La Stampa, La Repubblica, Il Secolo XIX, dieci testate locali, Radio Deejay, Radio Capital, Radio m2o, Deejay tv, la piattaforma audio digitale One Podcast) non è esagerato definire supermanager il quarantanovenne distinto tifoso granata, amico di Elkann dai tempi in cui entrambi studiavano al Politecnico di Torino e vivevano a Villa San Giuseppe, storico convitto cattolico sulla collina torinese. 

Scanavino è il vero, nuovo uomo forte della Juve e non è un modo di dire. Il 6 dicembre scorso, egli è stato investito di pieni poteri, come ha appurato  Calcio e Finanza, sito sempre bene informato in materia. Dal 18 gennaio, l'uomo chiamato da Elkann ad aprire una nuova fase bianconera rappresenterà la Juve ai massimi livelli (Fifa, Uefa, Figc, Lega) oltre a confrontarsi con le autorità giudiziarie e con la Consob; deciderà la strategia commerciale e operativa e, last but not least, comanderà anche sul mercato. Secondo queste modalità:

1) "Scanavino potrà acquistare e cedere, a titolo definitivo  o temporaneo, contratti aventi ad oggetto le prestazioni sportive di calciatori e calciatrici entro il limite massimo di euro 25.000.000 con firma singola ed entro il limite massimo di euro 75.000.000 con firma abbinata all’amministratore delegato”. 

2) “Stipulare e risolvere contratti per la costituzione di rapporti aventi ad oggetto le prestazioni sportive dei calciatori e delle calciatrici entro il limite massimo di euro 25.000.000 con firma singola  ed entro il limite massimo di euro 75.000.000 con firma abbinata all’amministratore delegato 

(cioè allo stesso Scanavino, ndr). 

3) “Stipulare e risolvere contratti per la costituzione di  rapporti aventi ad oggetto le prestazioni  sportive di allenatori e tecnici entro il limite massimo  di euro 10 milioni annui con firma singola ed entro il limite massimo di euro 75 milioni con firma abbinata all’amministratore delegato”. 

Scanavino è atteso a una prova impegnativa, forse la più impegnativa della sua brillante carriera, che, nel 2004  l'ha visto entrare nel Gruppo Fiat come direttore Brand Promotion di Fiat, Alfa Romeo e Lancia; poi direttore dell'area digitale e marketing de La Stampa; direttore generale della concessionaria di pubblicità Publikompass; direttore generale di Itedi nata dalla fusione Secolo XIX-La Stampa sino all'integrazione della stessa con il Gruppo Espresso e alla costituzione di Gedi. La Juve è tutta un'altra cosa, Scanavino lo sa. Dicono non tema nessuna sfida. Questa si annuncia durissima, fra emergenza giudiziaria, bilancio da assestare, pressing Uefa sul fair play finanziario, rapporti con Ceferin distrutti da Agnelli e  Superlega, esigenza di tornare a vincere nell'anno centenario della proprietà agnelliana che comincerà il 1° gennaio 2023.  In bocca al lupo. E viva il lupo sempre. 

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