A Ruota libera - L'operazione Simmons e i riscatti in Argentina

Domenica scorsa ha preso il via in Argentina la Vuelta a San Juan, breve corsa di sette frazioni in linea con un percorso che non regala grossi scossoni sul piano altimetrico. I giochi, infatti, dovrebbero decidersi domani, nella quinta giornata sull'Alto de Colorado, salita lunga quasi 19 km con una pendenza media di poco inferiore al 5%. Nel frattempo, però, facciamo un piccolo sunto di quanto è già passato sul tavolo della cronaca: la tappa inaugurale, 150 km con partenza e arrivo a San Juan, ha visto trionfare l'irlandese Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), lesto ad imporsi su Michael Morkov (Soudal-QuickStep) e Giacomo Nizzolo (Israel Premier Tech). Da evidenziare un terribile spartitraffico in prossimità dell'ultimo chilometro che ha sconquassato le posizioni principali del plotone, tagliando fuori dallo sprint il favorito di giornata Fabio Jakobsen. Che si è prontamente riscattato il giorno dopo, a Jachal pennellando una volata delle sue tutta potenza e vigore: preceduti Fernando Gaviria, che in maglia Movistar si è posto l'obiettivo di ritrovare lo smalto dei metri conclusivi perduto negli ultimi anni, e Jon Aberasturi della Trek Segafredo.
BEATI FINISSEUR. Terza giornata ricca di fantasia e colpi di scena: il lussureggiante arrivo all'autodromo di Villicum ha visto sfrecciare come un proiettile puro lo statunitense Quinn Simmons, con un'azione da collaudato finisseur nel chilometro conclusivo di corsa. Approfittando di un'evidente indecisione nelle operazioni di comando e controllo dell'approccio alla volata, il talentuoso corridore classe 2001 ha portato a scuola il gruppo con un'operazione perfetta. Ne ha subito capito le intenzioni battagliere l'argentino Max Richeze, vecchio volpone del mestiere, che non è però riuscito a chiudere il buco, concludendo in seconda piazza davanti ai velocisti. Quarta tappa con impennate di emozioni: prima la fuga di Sam Bennett, dunque l'attacco in salita di Egan Bernal per scaldare le gambe in vista dell'Alto de Colorado, poi la volata lunga lanciata da Pippo Ganna, scavalcato sul più bello da Nando Gaviria, che ha preceduto lo slovacco Peter Sagan.
PANORAMA GABON. Gennaio è il mese di preparazione, una sorte di preliminare per la stagione vera e propria. Si sta correndo anche in Africa, dove il Gabon ospita la Tropicale Amissa Bongo. Solitamente a dominare sono i francesi e anche quest'anno la regola pare essere la stessa. Geoffrey Soupe e Jason Tesson (doppietta) della TotalEnergies hanno messo in fila gli avversari nelle prime tre frazioni concluse in volata. Su 16 edizioni di corsa, 10 sono state conquistate da corridori transalpini. C'è stato anche un acuto azzurro, nel 2019, quando a trionfare fu il ligure Niccolò Bonifazio, passato quest'anno alla Intermarché.