Napoli, due nomi e consigli. Milan, adesso è il momento di rinnovare Leao. Cheddira, quella volta alla Sangiustese…

Finalmente il Mondiale lo stiamo per salutare. Non è stato bruttissimo, come vogliono raccontarci. Certo, per noi, è stato un inferno vederlo dal divano ma qualcosa di buono si è visto. La Germania e la Spagna hanno confermato che sono messe male, quasi quanto noi. L'Inghilterra non ha mostrato grandi progressi rispetto all'Europeo. Il Portogallo è giusto che sia andato a casa perché se non giochi con Cancelo, Ronaldo e Leao significa che ti sei stufato del Qatar. Un pazzo in panchina che vuole fare il fenomeno e accontentare parte del Paese ribelle non merita di essere definito Commissario Tecnico. In semifinale ci va la qualità dell'Argentina, la costanza dei croati, il cuore del Marocco e la forza della Francia. Ho letto questa statistica e la riporto: solo 6 croati giocano in Croazia, solo 6 francesi in Francia, solo 3 marocchini in Marocco (e sono anche tanti) e un solo argentino in Argentina. Questo per rispondere alle cretinate inventate dalla FIGC quando attacca la Lega Calcio sugli stranieri in serie A. Andiamo sul mercato. Lo aspettiamo con ansia, il 2 gennaio. Riaccenderemo le luci su Sportitalia con il calciomercato e dal 4 finalmente torna il campionato. Quanto ci è mancato.

Il Napoli, questo inverno, non deve fare nulla. E non farà nulla. Giuntoli e il suo team sanno programmare. Stanno lavorando per l'estate. Non sono incapaci e l'hanno dimostrato in queste ultime sessioni. Idee chiare e programmazione. Anche contro il consenso popolare. Tanto non si devono candidare e quando il pallone inizia a rotolare le critiche si trasformano in applausi. Come accaduto questa estate. Il Napoli sta seguendo due calciatori che conosco bene. E anche in questo, il Napoli conferma grandissima capacità. Un difensore e un centrocampista. Entrambi dell'Udinese: Becao per la difesa e Samardzic per il centrocampo. Becao vale mezza difesa friulana. Lo ha detto Sottil. Calciatore di qualità, spessore e carisma. Quello che serve al Napoli. Quando l'Udinese, in difesa, non ha Becao balla. A centrocampo, invece, il Napoli in estate dovrà fare qualcosa e puntare Lazar Samardzic è segnale di competenza. Può fare il play ma anche la mezzala. Può giocare a piede invertito in mezzo al campo come spesso fa con Sottil. Ha visione di gioco e anche il tiro. In estate potrebbe arrivare il momento della definitiva consacrazione. I rapporti tra Pozzo e De Laurentiis, da sempre, sono buoni anche se, a volte, le ciambelle non sono uscite con il buco.

L'eliminazione del Portogallo e lo scarso minutaggio di Leao sono assist perfetti per Paolo Maldini. Se il Milan vuole rinnovare devo farlo adesso. Non domani. Un Mondiale da protagonista avrebbe fatto saltare i piani rossoneri. Questa è l'occasione giusta e il Milan, con qualcuno, ogni tanto deve scendere a compromessi. Va bene Donnarumma ma già Kessie lo hai perso e non lo hai sostituito. Se il Milan vuole crescere anche in Europa non può perdere tutti i suoi assi a zero.

In chiusura una riflessione su Cheddira, attaccante del Marocco e di proprietà del Bari. Storia fantastica. Elogio della meritocrazia. Bravo anche il suo agente, Bruno Di Napoli, nella gestione. Ricordo un particolare e ho ancora i messaggi conservati che, sabato sera, ho girato a qualche amico. Quando ero Presidente della Folgore Caratese, in serie D, Giulio Spadoni, ex DS della Maceratese mi segnalò questo attaccante della Sangiustese. "Prendilo, è forte". Prendiamo informazioni, vediamo le partite e sono pronto a tesserarlo. Lo avevo fatto seguire per un mese. Calciatore fortissimo. Due anni dopo, era il 2019, aver chiuso virtualmente Messias. Cheddira era pronto ad accettare Carate Brianza ma due giorni prima dell'incontro si inserisce quel maledetto Daniele Faggiano che era all'epoca Direttore del Parma. Il club ducale prendeva tanti ragazzi dalla C e dalla D, li tesserava e poi li girava in prestito. Bene, Cheddira andò a Parma e Faggiano (per il regolamento assurdo) non poteva girarlo in prestito in D ma solo in C. Il ragazzo, da lì, iniziò la carriera tra i professionisti ma pensare che dopo 3 anni avrebbe fatto la semifinale Mondiale con il Marocco era pura utopia. Intanto Bari lo aspetta perché ha bisogno del suo bomber.

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